Nacque ad Arceto da Giacomo e Caterina del Pireo. Il Tiraboschi ne fissa la data agli inizi del secolo XVI. Di questo celebre umanista si ignora ove fece i suoi primi studi e quando fu ordinato sacerdote e rettore della parrocchia di Arceto. Sappiamo che nel 1524 frequentava i corsi di lingua latina e greca tenuti a Venezia dall’Egnazio e dal Tilesio. Nel 1529 ritornò a Reggio. Nel 1540 gli anziani di questa città gli affidarono l’incarico di maestro di umanità nel ginnasio reggiano. La sua fama e la vasta eco del suo sapere gli procurarono l’elezione a lettore nello studio di Bologna. Rimase a Bologna fino all’anno 1553. Richiesto dai Riformatori dell’Università di Padova per sostituire il defunto e celebre professore Lazzaro Bonamici, accettò l’incarico e insegnò in questo ateneo fino alla morte, avvenuta il 18 agosto 1556. Molte sono le opere di questo famoso umanista. Ne ricordiamo alcune: Il Commentarius alle opere di M.T. Cicerone, i Dialoghi di Platone, il Commentarius al libro primo dell’Eneide.