Nella casa di Scandiano, dove lo Spallanzani è nato, c’è un busto di lui e un’iscrizione breve e significativa: “Natus Scandiani, clarus ubique”.
La sua alta e pensosa figura effigiata nel marmo domina ora nella piazza principale del paese natale e vegli sugli scandianesi come un Nume indigete.
Lazzaro Spallanzani
Chi è questo illustre scandianese?
l’aiuto di Antonio Vallisneri jr. Rientrato a Reggio dopo la laurea, insegna Greco al convittori del Collegio-Seminario cittadino e Fisica e Matematica nell’Università reggiana dal 1757 al 1762. Presi gli ordini sacerdotali, si trasferisce a Modena dove ricopre la cattedra di Filosofia (Logica, Fisica e matematica) all’Università e di Greco e Matematica nel Collegio San Carlo. Nel 1769 gli viene offerta la cattedra di Storia Naturale e la Direzione del Museo all’Università di Pavia ; incarichi che tiene per trent’anni, fino alla morte, avvenuta l’11 febbraio 1799.
Mente acutissima, dotato di capacità di osservazione veramente mirabile, viaggiatore instancabile, conversatore brillante e scrittore finissimo, per la vastità e l’importanza degli argomenti trattati va considerato una delle personalità più ricche e più dotate nel campo della ricerca scientifica. Seguace rigoroso della fisica sperimentale, rimane celebre una sua frase : “Sperimentare comunque è mestiere di tutti, sperimentare a dovere è stato e sarà sempre mestiere di pochi”.
Fu in corrispondenza con i maggiori uomini di cultura e di scienza dell’Europa del Tempo: da Voltaire a Cesare Beccaria, da Charles Bonnet a Antoine-Laurent Lavoisier, per citarne solo alcuni.
Come insegnante ci ha lasciato un vero modello di didattica delle Scienze, la Piccola Memoria, scritta nel 1780 e relativa al piano delle lezioni da tenere nel corso biennale all’Università di Pavia.
I risultati delle sue ricerche sono racchiusi in circa 43 opere, delle quali la più brillante è il Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de’ Signori di Needham e Button, del 1765 che lo impose all’attenzione del mondo scientifico europeo. Qui lo Spallanzani affronta e risolve il problema della generazione spontanea negli infusori, dimostrandone l’infondatezza per via sperimentale. Di notevole interesse sono le ricerche sulle principali funzioni vitali nel campo della fisiologia comparata : circolazione, generazione, digestione, respirazione.
Nell’ultimo periodo della sua vita si impose all’attenzione del mondo scientifico internazionale quale valente chimico con la pubblicazione del CHIMICO ESAME nel 1796.
Non si possono dimenticare i sei volumi del Viaggio alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino, racconto di viaggio ma anche trattato di vulcanologia e di osservazioni geochimiche e geofisiche.
A Scandiano è nato, da alcuni anni, un Centro Studi intitolato all’illustre scienziato. Per approfondimenti Centro Studi Lazzaro Spallanzani