
Il complesso architettonico, che si sviluppa su una superficie di 5000 mq., ha subito nel tempo molti rifacimenti.
Esso infatti, nato nel 1315 come edificio difensivo con i Da Fogliano, fu trasformato in dimora signorile dalla famiglia Boiardo (1423-1560) ed infine in palazzo rinascimentale dai marchesi Thiene (1565 – 1623) e dai principi d’Este (1645-1726). Nell’edificio convivono e si possono ammirare strutture architettoniche medievali (torre pusterla dell’ingresso nord e archetti pensili del cortile), rinascimentali (portico del cortile) e barocche (scalone, bifore, architravate del cortile, decorazioni a stucco dell’appartamento estense). Tutta la storia di Scandiano e della sua gente si è svolta all’interno del castello. In una stanza del primo piano dell’edificio, nacque il poeta Matteo Maria Boiardo; nei sotterranei era solito compiere i suoi esperimenti il grande Lazzaro Spallanzani. Alloggiarono al castello il poeta Francesco Petrarca, il riformatore Giovanni Calvino e Papa Paolo III. Qui, il 10 ottobre 1796, si inneggiò alla libertà e a Napoleone e si aderì alla Repubblica Reggiana.
Sempre all’interno di questo castello, l’11 marzo del 1860, si svolse il plebiscito che sancì l’annessione di Scandiano al Regno di Sardegna.