Il decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 riordina la disciplina sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni e detta le regole di pubblicazione sui siti istituzionali.
La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni sul segreto di Stato, d’ufficio, e statistico e di protezione dei dati personali, concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione.
E’ condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.
E’ strumento di diffusione della cultura della legalità e di prevenzione e contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione.
La sezione “Amministrazione trasparente” si compone di sotto-sezioni di primo livello, i cui contenuti sono organizzati secondo il D.Lgs. n. 33/2013 e le Linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione, adeguati ai sensi della delibera ANAC n. 1310 del 28/12/2016 : “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel D.Lgs. 33/2013 come modificato dal D.Lgs. 97/2016”.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è il Segretario Generale dell’Unione.
Come prescritto dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali nelle proprie linee guida, i dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla normativa vigente sul riuso dei dati pubblici (direttiva comunitaria 2003/98/CE e decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 di recepimento della stessa), in termini compatibili con gli scopi per i quali sono stati raccolti e registrati, e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.