Nella seduta di ieri sera, lunedì 30 gennaio, il Consiglio dell’Unione Tresinaro Secchia ha deciso di non aderire alla cosiddetta “rottamazione delle cartelle” contenuta nella Legge di bilancio 2023, che prevedeva lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali fino a un valore di 1.000 euro relative a crediti pendenti risalenti al periodo compreso tra il 2000 e il 2015. La delibera di diniego è stata approvata con 13 voti favorevoli, 1 contrario (Fabio Ruini del Gruppo misto) e 1 astenuto (Marco Cassinadri di Noi per Casalgrande).
Lo stralcio automatico, qualora fosse stato applicato, non avrebbe comunque interessato l’intero credito dovuto all’Unione Tresinaro Secchia, ma soltanto maggiorazioni e interessi, lasciando in essere la quota capitale e le spese per le procedure di notifica e di riscossione dei tributi non pagati.
La stessa Legge di bilancio, in ogni caso, consente ai cittadini di presentare online una dichiarazione di adesione alla cosiddetta “definizione agevolata” (nota anche come “rottamazione quater”). La norma si applica a tutti i carichi pendenti in gestione all’Agenzia delle entrate relativi al periodo compreso tra l’anno 2000 e il 30 giugno 2022: entro il 30 aprile 2023 i contribuenti possono chiedere all’Agenzia delle entrate benefici analoghi allo stralcio automatico delle cartelle, con l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi (ma solo in caso di impegno a pagare la quota capitale e le spese di notifica e di procedura esecutiva in un’unica soluzione entro il 31 luglio di quest’anno, oppure a rate in un massimo di 5 anni al tasso del 2%).